1 LANCIO DEL TEMA
La festa di apertura è un appuntamento tradizionale che ogni anno da il via alle attività in oratorio. Festa a stand, festa a tema, nel campetto dell’oratorio, nella piazza del quartiere… pur nelle tante modalità, la parola d’ordine è accogliere i ragazzi, presentare l’oratorio e gli animatori, lanciare l’attività dell’anno, perché ciascuno provi il desiderio di continuare ad esserci.
Per la classica festa a stand, suggeriamo di proporre nei vari punti, giochi a carattere cooperativo (costruire qualcosa insieme, corsa a tre piedi, quiz a tre come nel gioco “intesa vincente” di reazione a catena…) e di conoscenza (es. “indovina chi” con le tessere preparate sui volti dei catechisti dell’oratorio, oppure indovinelli e domande sulla comunità parrocchiale). Nella sezione “Oratorio 2.0”, inoltre, potrete trovare il suggerimento di due stand con attività multimediale, sempre da svolgere in modo cooperativo.
Presso ciascuno stand, una volta superata la prova, i ragazzi riceveranno una parte di puzzle da riportare alla propria squadra, oltre ad un punto premio per partecipare a giochi aggiuntivi oppure per acquistare gadget, bibite e dolciumi presso il mercatino dell’oratorio. Con i pezzi del puzzle, alla chiusura della giornata, si potrà costruire su un grande tabellone la scritta “ORATORIO: PASSI INSIEME”.
Alla conclusione della festa di apertura, l’intervento di Cris e Sam, i due personaggi che ci accompagnano quest’anno, costituirá per tutti i ragazzi l’invito ad intraprendere la grande avventura dell’oratorio (cfr. scheda NARRAZIONE).
Per i preadolescenti sarà opportuno realizzare una festa specifica per loro, pur con le stesse tipologie di giochi.
NB: Nel caso si decida di non realizzare la tradizionale Festa dei Ragazzi, questa proposta di lancio può essere utilizzata anche per un’attività iniziale da proporre all’interno del piccolo gruppo, come primo incontro.
2 APPROFONDIMENTO: per riflettere sul senso profondo dell’amicizia alla luce della fede
“Chi trova un amico, trova un tesoro”, dice il proverbio. Ma nella nostra esperienza quotidiana spesso non ci capita di considerare le nostre amicizie come un tesoro prezioso, bensì come qualcuno cui appoggiarsi, da cui farsi aiutare, o addirittura, in qualche caso, una risorsa da sfruttare in caso di bisogno.
Gesù stesso ci riporta, nel brano evangelico proposto nella XXXI domenica del tempo ordinario (Mc 12, 28b-34), a considerare le nostre amicizie nell’ottica di una relazionalità più ampia, che coinvolge tutti gli aspetti della nostra vita e che ci interroga profondamente sui nostri atteggiamenti verso il prossimo. Sperimentare la vera amicizia significa aprire il proprio cuore all’altro, correndo anche il rischio di restare delusi, di soffrire.
Le proposte di approfondimento suggerite vogliono aiutare i ragazzi a riflettere sulle relazioni di amicizia vissute a scuola, in oratorio, nello sport. È solo quando ci apriamo agli altri, diamo loro fiducia e siamo disposti ad accoglierli per come sono, che il nostro cuore si riempie e la nostra vita si arricchisce di un tesoro inestimabile. Le attività proposte possono essere utilizzate per far esprimere ai nostri bambini e ragazzi il loro desiderio di amicizia e di apertura verso gli altri. In questa cornice, sarà importante sottolineare come sia Gesù per primo ad insegnarci come fare, accompagnando la nostra vita come un amico prezioso.
BAMBINI e RAGAZZI: Ripartiremo dal messaggio della festa: “passi insieme”... cosa significa? Lasciamo ai bambini il tempo di esprimersi. Proponiamo quindi loro un racconto sull’amicizia (ce ne sono numerosi disponibili, anche nelle raccolte classiche di Bruno Ferrero) o, se avete più tempo a disposizione, un film o un cortometraggio (ve ne sono moltissimi tra cui scegliere, anche andando tra i meno recenti e quindi poco conosciuti, come ad es. “Red e Toby nemiciamici” oppure “Alla ricerca della valle incantata” che contiene anche il tema del viaggio). Raccogliamo le riflessioni dei bambini e aiutiamoli a far proprio l’invito che l’oratorio fa quest’anno a ciascuno di noi: mettersi in cammino con il cuore aperto verso gli amici che incontreremo e con i quali condivideremo le nostre imprese. Insieme rileggiamo poi il brano biblico di riferimento: Gesù ci chiede due cose fondamentali, semplici e bellissime, anche se difficili. Amare Dio che è nostro Padre ed amare i nostri fratelli. Sono i due comandamenti più importanti, sono la strada per la felicità.
Per concludere, si dispongono i bambini a coppie, scegliendo magari bimbi che si conoscono poco, e si fa completare la scheda “Io & Te” (link). Ognuno scrive nelle forme laterali alcuni aspetti che lo caratterizzano (es. sono allegro, mi piace giocare con il pallone), poi nella parte centrale si trascrivono gli aspetti comuni, discutendo sulle somiglianze e sulle differenze e su come attraverso la conoscenza reciproca sia possibile trovare un terreno comune su cui far nascere una bella amicizia. A ciascun bambino, quindi, viene donato un filo, che userà per legare il proprio polso a quello del vicino, per simboleggiare il legame profondo di amicizia che Gesù ci chiede di sperimentare nel nostro gruppo di oratorio e nella Chiesa.
PREADOLESCENTI: Anche con i ragazzi più grandi, dopo un richiamo all’attività di apertura potremmo proporre un film su viaggio, amicizia, apertura agli altri, anche diversi da noi (proponiamo, a titolo di esempio, tre generi completamente diversi tra loro, “Into the Wild”, “Il cammino per Santiago”, “Basilicata coast to coast”). Con i ragazzi rifletteremo quindi su come l’incontro con l’altro sia sempre una grande avventura. Chiederemo poi loro di interrogarsi su atteggiamenti di chiusura, preconcetti, momenti critici che hanno ostacolato il nascere o il proseguire di possibili belle amicizie. Atteggiamenti e situazioni potranno essere scritti su dei foglietti anonimi, che potranno poi essere letti casualmente ad alta voce da ciascun componente del gruppo. In realtà, sul retro dei foglietti che avevamo preparato in precedenza, sarà riprodotto, scomposto, il disegno di un cuore con una porta aperta e due braccia allargate. I foglietti, dopo essere stati letti, saranno capovolti e, tutti insieme, i ragazzi ricomporranno il disegno, riflettendo insieme sul cambiamento che ci viene richiesto.
Concluderemo l’incontro con la lettura e il commento del brano biblico di riferimento: il comandamento che ci lascia Gesù supera e illumina ciò che abbiamo scoperto. Se amiamo Dio con tutto il cuore, sapremo guardare all’altro come un fratello e amarlo di conseguenza, vedendo in lui la nostra stessa immagine (che è quella di Dio!).
3 ATTIVITA’
Di seguito sono proposte alcune attività pratiche, che possono aiutarci a rimetterci in cammino anche sul fronte dell’amicizia, una dimensione della nostra vita fra le più provate da questo periodo di restrizioni. Queste attività possono essere l’occasione per far comprendere ai bambini e ragazzi che la lontananza fisica sperimentata nell’anno passato non ha affievolito in loro il desiderio di stringere relazioni significative, di aprirsi all’accoglienza dei propri fratelli e di vivere appieno l’avventura dell’amicizia in Oratorio.
4 PREGARE INSIEME
Se possibile, suggeriamo di chiudere il tempo ordinario, nella vigilia della Festa di Cristo Re, con un piccolo momento celebrativo tutti insieme, in Chiesa, nel quale leggeremo il brano evangelico di riferimento, prepareremo alcune preghiere comunitarie sui temi affrontati e, infine, porremo simbolicamente il primo passo di questo nostro cammino: su un grande murales che raffiguri una strada, con la scritta “PASSI IN ORATORIO”, applicheremo l’impronta del primo passo, con la scritta “PASSI… INSIEME”.
Al termine, ciascuno pescherà da un cestino il nome di un compagno di oratorio. In modo “nascosto” avrà l’impegno di conoscerlo meglio, ricordarlo nella preghiera, essere attento perché in oratorio possa sentirsi accolto e a casa.
Prima del saluto finale, torneranno nuovamente Cris e Sam e ci racconteranno cosa hanno scoperto in questo tempo.
5 IL CAMBIAMENTO
Il cambiamento che dobbiamo sforzarci di operare nella nostra vita di ogni giorno (e che è simboleggiato dall’assunzione dell’impegno nei confronti dell’amico “segreto” che abbiamo proposto nella celebrazione), sarà quello di cercare di essere aperti verso i compagni che incontriamo a scuola, in oratorio, nello sport, senza chiudere la porta del nostro cuore davanti a nessuno, cercando di non farci influenzare da antipatie senza fondamento, da preconcetti, da dicerie, da sentimenti di chiusura diversi.
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