Il percorso in oratorio

L’OGGI COME RINASCITA PERSONALE

Per scoprire che Gesù risorto ci accompagna ancora nella nostra quotidianità e fare crescere nei ragazzi  l’atteggiamento della gioia

Parola chiave: “oggi”

1 LANCIO DEL TEMA

Ti fermi mai a pensare a cosa significa “percorrere una Novità”? Ecco cosa ci viene in mente quando riflettiamo sulla parola “oggi”. È sempre una novità. I passi che facciamo hanno un tempo: un tempo per osservare, capire, e reagire. Ispirati dalle parole di Papa Francesco “Né ieri, né domani, ma oggi”, vogliamo gettare la rete dall’altra parte, poiché ogni momento che viviamo può regalarci qualcosa di bello. Qualcosa che dona Gioia a noi e ai nostri fratelli. Nell’oggi possiamo trovare momenti belli che appunto ci regalano Felicità; momenti brutti, che ci danno l’Esperienza. Andiamo sempre incontro ad una “rinascita”, imparando a conoscere i valori ed i bisogni autentici, ricordando di “alimentare la gioia di vivere, la gratitudine e la voglia di fare”. È nel momento in cui siamo felici, gioiosi, che possiamo gettare la rete dall’altra parte. Oggi. Né ieri, né domani. Iniziamo questo Tempo di Pasqua con un segno. Ogni Oratorio può modificarlo a suo piacimento e in base alle loro necessità. Vogliamo far capire ai bambini e ai ragazzi che vengono all’oratorio che stiamo attraversando un passaggio fondamentale. All’ingresso dell’oratorio, nel giardino o davanti la porta di ingresso predisponiamo una “stanza oscura” (una tenda con doppia apertura, oppure dei teli da cui si può entrare e uscire). Questo ambiente simboleggerà la tomba di Gesù. Al buio della sua morte si contrappone la Luce nel quali i bambini si ritroveranno usciti dalla “stanza” (sarà importante scegliere dove posizione la stanza oscura cercando di sottolineare il contrasto buio-luce). La luce in cui verranno accolti è presente e tangibile. È oggi. Riviviamo nel presente la Gioia di Gesù Risorto. 

Alcuni suggerimenti: Dove possibile, questa esperienza potrebbe collocarsi prima della Celebrazione della Messa. Ci aiuterebbe anche a risignificare, nel momento di approfondimento, la celebrazione eucaristica domenicale come esperienza di gioia e presenza reale di Gesù. La giornata di lancio potrebbe poi concludersi con un momento di agape festosa.

In alternativa, l’esperienza potrebbe essere proposta a parte e concludersi sempre con un momento di condivisione fraterna che sottolinei il clima di festa. 

2 APPROFONDIMENTO

(Rif. Biblico: Gesù appare agli apostoli sul lago di Tiberiade - Gv 21, 1-19 - III DOM Pasqua anno C)

Oggi = Gioia è l’atteggiamento verso il quale tendere durante questo lungo periodo e ci faremo aiutare dalle bellissime parole del Vangelo di Giovanni da cui attingeremo in ogni incontro. 

Sotto questa luce, aiuteremo i ragazzi a rileggere l’esperienza proposta nell’attività di lancio del Tempo, invitandoli a condividere con gli altri le loro sensazioni. Il buio, la luce, la festa, sono tutti elementi estremamente evocativi. Aiutiamo i ragazzi ad esprimere quanto questi elementi simbolici richiamano nel loro vissuto.

Proponiamo quindi di suddividere il riferimento evangelico evidenziato in sei parti.  Possiamo scegliere di affrontare tutti i temi proposti (insieme oppure suddividendoli su più  incontri)  o di approfondirne solo alcuni.

  1. Opportunità e coraggio "Veniamo anche noi con te". Quando ci fidiamo di qualcuno o riponiamo piena fiducia in qualcosa, può capitare di trascurare noi stessi. Mettiti in discussione nelle relazioni, nella vita di tutti i giorni. Specialmente non essere prevenuto, i tuoi pensieri plasmano la realtà che ti circonda, e non avere paura di ciò che è nuovo e non conosci. Serve il coraggio per affrontare le opportunità. Oggi è il momento di farsi coraggio e dire “vengo anche io con te”, e lo farò per sempre.
  2. Cambiamento/visione "Non avete nulla da mangiare? Risposero no". Noi di cosa ci nutriamo, abbiamo da mangiare? Hai mai pensato a quanto sforzo, tempo ed energie sprechi dietro ad abitudini, situazioni che in realtà non ti portano alcun beneficio? È tempo di cambiare. E possiamo farlo oggi. Non avere paura dei cambiamenti, la vita è in continuo mutamento. Ricorda che: "quando smetti di stare dietro alle cose sbagliate, dai a quelle giuste la possibilità di trovarti". Desidera ricominciare ogni giorno, rinnova momento per momento la volontà di fare tutto, per amore del Signore. Allora troverai un nutrimento d'amore, pace e perdono.
  3. Fede e prontezza Giovanni disse: "è il Signore". Fede e prontezza sono complementari l'una all'altra. In assenza di fede, non ci può essere crescita e non ci può essere corretta comprensione senza la prontezza. Quindi una combinazione di entrambi è essenziale. Se infatti avrai fede e prontezza allo stesso tempo sarai come Giovanni che riconosce subito il Signore.
  4. La fede è il collante Fa sì che la comunità cristiana non si perda. "La rete non si squarciò," ovvero la fede è incrollabile. Ciascuno di noi ha vissuto situazioni nelle quali ci siamo sentiti impotenti e ci siamo rivolti al Signore come unica ancóra. Queste circostanze ci aiutano a restare umilmente uniti al Signore e ad avere fiducia nel suo amore fedele. Il Signore assomiglia molto ai nostri papà e alle nostre mamme! Questi si sentono amati dai figli non quando dicono loro tante parole dolci, ma quando accolgono le loro indicazioni sapienti e amorose. La fede che fa da "collante" ci raduna e sapere di essere amati ci impreziosisce. 
  5. Manifestazione Gesù si manifesta per la terza volta, i discepoli lo riconoscono. I discepoli e tutti noi fedeli che camminiamo nella verità, abbiamo conosciuto Gesù, approfondito i suoi misteri e non dobbiamo dimenticare che egli è l'amore del Padre. Anche noi solo con l'amore lo manifesteremo al mondo. Il Signore ci ama, ci aspetta, si fa vicino: lo adoriamo, lo ringraziamo, ci abbandoniamo!
  6. Redenzione, “Seguimi” Come Pietro anche noi cadiamo nell’errore. Ci sarà sempre chi ci vuole ingannare e condizionare nella malvagità. Pietro con la sua redenzione percorrerà la santità, cade e si rialza e Gesù lo amerà immensamente. Gesù cancella ogni nostra disobbedienza e ci restituisce continuamente luce come un sole che raggiunge tutti senza esclusioni. E detto questo aggiunse "Seguimi". Dobbiamo tendere a seguirlo oggi, ed oggi è ogni giorno, per sempre. 

1 ATTIVITA':  di seguito una serie di giochi basati sull’atteggiamento affrontato durante l’incontro con i bambini/ragazzi. I giochi possono essere riadattati e possono essere utilizzati sia come momento di partenza di ciascun incontro, sia per riaffermare quanto approfondito. 

1) Two is meglio che one: i bambini giocheranno in coppia (si può scegliere se fare due o più squadre che poi si dividono in coppie oppure farli giocare solo come coppie). Dovranno affrontare un percorso parallelamente e troveranno dei punti in cui dovranno fermarsi entrambi. Uno dei due dovrà affrontare una piccola sfida (una domanda a quiz ad esempio, un mini puzzle, cantare una strofa di una canzone, etc). Il compagno dall’altra parte potrà aiutarlo solo da lontano. Risolta la sfida potranno proseguire fino al punto successivo in cui sarà la volta dell’altro bambino cimentarsi nella prova. Si può cronometrare il tempo oppure valutare le singole prove per proclamare la coppia vincitrice.

2) Le Tre Porte: i bambini affronteranno un piccolo percorso ad ostacoli che li porterà da un animatore. Quest’ultimo porrà loro una domanda e gli presenterà 3 possibili scelte (disegnate su cartoncini o tramite oggetti fisici). Una sola è la risposta corretta. A ciascuna risposta esatte equivale un punto. Il gioco può anche svolgersi a squadre. Vince la squadra che ottiene più punti.

3) Occhio a dove vai: i bambini si dividono in squadre. A turno, un bambino alla volta, percorreranno un percorso bendati guidati solo dalle indicazioni degli altri bambini della propria squadra. Il gioco si presta a diversi linguaggi. Le indicazioni possono essere diverse dalle più semplici (su – giù – destra – sinistra) alle più originali (associare un lato al verso di un animale, a dei colori, etc). Largo spazio alla fantasia. 

4) Palla AL volo: I bambini possono giocare in coppia, a squadre o con gli animatori. Per ciascun gruppo si preparerà un telo che tutti dovranno tenere con entrambe le mani. A centro del telo una piccola palla. Due gruppi si sfideranno tra di loro. Una squadra alla volta dovrà lanciare la palle tramite lo slancio del telo. La squadra avversaria cercherà di afferrarla con il telo per non farla cadere a terra. Le squadre otterranno dei punti se la squadra avversaria farà cadere a terra la palla.  

5) Festa di Primavera: in questa giornata di gioia proponiamo di invitare all’oratorio anche le famiglie dei bambini/ragazzi. Sarà un momento di felicità per tutti. Prepariamo una bella merenda e partecipiamo insieme alla vita dell’oratorio. Una sfida a ping pong o biliardino genitori contro bambini, una partita di calcio tutti insieme, un ballo di gruppo con le mamme. Semplicemente celebriamo l’amore. 

6) Lo specchio: l’animatore mima delle mosse che i bambini devono riprodurre fedelmente come se avessero uno specchio davanti. Si possono utilizzare anche immagini da mostrare per ampliare di più le posizioni. Per rendere più dinamico il gioco si può inserire l’elemento “musica”. L’animatore farà quindi una serie di passi che i bambini dovranno ripetere. 

4 PREGARE INSIEME

Nel tempo di Pasqua abbiamo in dono il mese mariano. Con i bambini ed i ragazzi iniziamo le nostre giornate rivolgendo una preghiera a Maria, la nostra mamma celeste. Ogni Oratorio può allestire un piccolo altarino per Maria. Una statua o un quadro che la rappresentano; una candela e un fiore. Si può partire da questo. Ciascuno lo può allestire come preferisce. A lei si possono dedicare preghiere personali (raccolte in un cestino), o un canto da intonare tutti insieme; la volta successiva possiamo recitare una decina del rosario, oppure lasciarle dei messaggi o dei disegni. Sarebbe bello poter coinvolgere i genitori almeno in un incontro per unirci in preghiera davanti a Maria. 

Altre indicazioni: In molti oratori l’attività mariana è occasione per sperimentare l’oratorio quotidiano, con l’apertura nei pomeriggi di maggio, la proposta di alcuni giochi e un momento di preghiera. Per gli oratori che vogliono avventurarsi in questa bella esperienza, il COR ha a disposizione diversi sussidi prodotti negli anni. In particolare, per sintonia con il tema annuale, suggeriamo “In Cammino con Maria”, che potete trovare qui:

5 IL CAMBIAMENTO

Sei pronto a gettare la rete dall’altra parte? I discepoli probabilmente guardarono Gesù incuriositi da questa richiesta. La rete era sempre stata buttata dallo stesso lato, perché mai avrebbero dovuto cambiare lato? Eppure si fidarono e fecero come gli era stato detto. Cambiarono una loro abitudine non sapendo quale sarebbe stato il risultato. 

Anche noi vogliamo spingerci verso il cambiamento, pensando che, qualunque esso sia, possa portare qualcosa nella nostra vita. Senza avere paura o timore, senza guardare indietro, né guardando avanti. Oggi posso cambiare qualcosa, in me e per qualcuno. Oggi posso fare la differenza, posso essere differente. Oggi posso regalare un sorriso che stento a regalare. Oggi posso evitare di essere polemico. Oggi posso aiutare quell’amico che ha difficoltà nel chiedere aiuto. Oggi posso gioire di aver cambiato qualcosa, di aver scelto la gioia, di aver gettato la rete nel lato opposto. Oggi e per sempre. 

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