“Ci coglierà lo stupore di sapere che Dio non ci abbandona mai” Il saluto del Presidente del COR alla celebrazione in San Pietro

Eminenza,
un tempo questa Basilica era gremita di bambini e di ragazzi festanti nella terza domenica d’Avvento, per la tradizionale Benedizione dei Bambinelli.
Oggi, per via delle restrizioni dovute alla pandemia, siamo qui come piccola rappresentanza dei tanti che celebrano questa domenica “Gaudete” nelle loro parrocchie. Nonostante le distanze quindi la comunione che ci lega non è spezzata, ma mostra ancora, anche se in una forma nuova, cosa significa essere Chiesa. Nell’Oratorio, i bambini e i ragazzi fanno proprio questa esperienza dello stare insieme, del camminare insieme. Nella vita in fondo ci sono due modi di stare insieme: stare fermi, chiusi nelle convinzioni del proprio gruppo di appartenenza e indifferenti al sentire dell’altro; oppure ancora insieme ma in movimento, aperti al cammino della vita, in uscita verso coloro che desideriamo incontrare. Gesù ama questa seconda via e ce la mostra: così in oratorio ci dona tanti sacerdoti, tanti catechisti e tanti amici, grazie ai quali sentiamo sempre meno quella paura che ci blocca e fiorisce invece in noi il desiderio di camminare insieme per crescere, conoscere il Signore e accoglierlo nella realtà di ogni giorno. E così il tempo di Avvento ci ha messo in cammino verso Betlemme, dove Dio si rivela nella carne di un bambino. Gesù bambino non ha ancora parola per annunciare il suo Vangelo, non compie ancora segni per mostrare la grandezza del Padre; eppure già manifesta in pienezza la presenza di Dio tra gli uomini. Allo stesso modo noi, essendo piccoli, non conosciamo ancora tutto delle verità di fede; e non siamo nemmeno in grado di compiere grandi opere. Ma ugualmente vogliamo vedere Gesù, perché anche noi siamo capaci di riconoscere Dio e di adorarlo. Il nostro gesto - portare i Bambinelli al Papa perché li benedica - è un gesto semplice, ma compiuto con fede. Infatti, quando nella notte di Natale deporremmo quella statuina nel presepe delle nostre case, ancora ci coglierà lo stupore di sapere che Dio non ci abbandona mai; anche quando è notte nella nostra vita, anche quando ci sentiamo persi o soli: Lui sempre torna a farsi accanto, a condividere i suoi passi, a indicarci una strada, a darci una speranza. È questo il senso del Natale, che nessun virus potrà mai soffocare. È l’augurio che facciamo a tutti e in particolare a lei Eminenza. Grazie per averci accolto. Buon Natale!