Il racconto proveniente dagli oratori e la condivisione delle ‘buone prassi’ fa parte da sempre della storia del Centro Oratori Romani. Sin dai tempi del fondatore Arnaldo Canepa grande spazio era dedicato al confronto fra le varie realtà oratoriane di Roma per camminare insieme e trovare soluzioni pastorali adatte a bambini e ragazzi anche con il mutare delle condizioni sociali ed ecclesiali.
Vogliamo confermare con questo spazio il desiderio dell’Associazione di dare voce agli oratori, agli animatori, ai loro sforzi e alla loro grande fantasia per condividere quanto di bello viene realizzato per i bambini ed i ragazzi nelle parrocchie della nostra città. In questo tempo così complesso la necessità di mettersi insieme, di raccontarsi, di trovare soluzioni condivise diventa sempre più importante e necessaria.
Questa sezione del sito, inaugurata nell’estate scorsa durante le coraggiose attività di tante comunità per accogliere bambini e ragazzi dopo i mesi del ‘lockdown’, diventa così un incontro virtuale costante, aperto a tutti coloro che vogliono contribuire alla crescita e al miglioramento della pastorale oratoriana a Roma mettendo a disposizione idee, iniziative, proposte e soluzioni che di volta in volta, nel corso dell’anno liturgico, verranno realizzate nei vari oratori.
Il racconto dà voce a direttori ed animatori che sul campo vivono l’esperienza dell’annuncio fra i più piccoli per crescere insieme attraverso la grazia che viviamo ogni volta che attraversiamo i cancelli dei nostri oratori.
L’oratorio S. Anna durante il 1º lockdown si è attivato fin da subito online per non lasciare soli i nostri bambini e ragazzi; pubblicando mini video catechesi settimanalmente. Per tutto l’arco della prima ondata noi catechisti abbiamo cercato di far vivere piccoli momenti di spensieratezza. A settembre invece fortunatamente siamo stati fra i primi oratori a riaprire grazie alla possibilità di una moltitudine di spazi sia aperti che chiusi. Adesso il nostro oratorio è in modalità mista, sia dal vivo che online permettendo così anche ai ragazzi che si trovano in quarantena di “partecipare” all’oratorio. Per questo Avvento abbiamo pensato di sfruttare i nostri canali social( Fb e instagram) per arrivare nelle case dei ragazzi. Ogni giorno pubblichiamo un’attività, una ricetta, un tutorial da parte dei catechisti rivolti alle famiglie. Abbiamo creato un nostro calendario dell’avvento online e ogni giorno si apre una finestrella con un nuovo catechista. Questo è il nostro modo di creare un contatto continuo con i bambini. Inoltre il gruppo giovani( sono i ragazzi più grandi che abbiamo 14/17) si sono impegnati anche loro a creare un calendario della gentilezza con le stesse modalità di quello dei catechisti. Infine come gli altri oratori abbiamo spostato la gara dei presepi dal vivo alla maniera telematica.
(Elisa, catechista)
Dopo un periodo di chiusura abbiamo deciso di tornare in pista! Quale miglior occasione se non la festa di Cristo Re? Proprio in questa giornata abbiamo deciso di riaprire le nostre attività e di tornare con molta più grinta ed energia proprio per far capire che, seppur con le dovute precauzioni, possiamo andare avanti. Quindi ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo organizzato una meravigliosa festa con bans, giochi e tanti balli! E la risposta dei bambini e delle famiglie è stata sorprendente, a testimoniare forse che proprio in questo momento dove tenere le relazioni è difficile c’è ancor più bisogno di un posto dove poter stare insieme, c’è ancora più bisogno dell’oratorio. A seguire poi stiamo continuando a vederci con appuntamenti fissi, stiamo portando avanti un gruppo "dopo cresima" e stiamo iniziando con un gruppo di "dopo comunione" per i più piccoli e per completare il tutto ci vediamo ogni domenica dopo la Messa con tutti i bambini per giocare e fare delle attività insieme! Abbiamo molte idee in mente e piano piano proviamo a metterle in atto sempre per rimanere in sicurezza, come per esempio organizzeremo una benedizione dei bambinelli in parrocchia in modo da poter mantenere gli appuntamenti più sentiti anche in questa situazione.
(Isabella & Martina)
“Faremo nuove tutte le cose"! E cosi è stato dal primo giorno di chiusura. Perchè nonostante per tanti mesi non abbiamo avuto la possibilità di incontrarci, non ci siamo fermati! Anzi, abbiamo colto l'occasione per rinnovarci e rinnovare tutto l'Oratorio. L'idea era quella di farci sentire presenti anche se a distanza, con messaggi ed attività da fare a casa. E così una volta tornati all'Oratorio insieme ai bambini e ai ragazzi abbiamo trovato un Oratorio tutto nuovo nella forma e nelle modalità! Abbiamo riprogettato il nostro modo di "fare ed essere oratorio" senza tralasciare le nostre tradizioni e gli appuntamenti fissi a cui teniamo. Un Oratorio 2.0! La felicità di passare insieme la domenica, anche se con numeri ridotti, è stata grande! Ci sono tanti cambiamenti e tanti progetti. Siamo sicuri che Gesù ci accompagnerà come sempre! Ben tornati all'Oratorio!
(Katia, direttore)
Dopo l’esperienza estiva stiamo proseguendo con le attività di oratorio con tutti i gruppi. Tutti i bambini vengono registrati la domenica da quando abbiamo riaperto a fine ottobre. Abbiamo realizzato un ‘apertura speciale per il primo giorno con giochi a stand facendo ruotare i gruppi di bambini in modo che non si incontrassero tra loro. Nel frattempo abbiamo sondato il terreno per capire quale fosse la risposta delle famiglie nelle domeniche seguenti , nonostante la paura che c’è, la risposta è stata positiva. Avendo a disposizione tanti spazi all’aperto dividiamo i bambini in 3 fasce d’età con i rispettivi animatori, sempre gli stessi ogni domenica. In più nelle ultime due domeniche abbiamo pensato un’attività anche per i genitori per evitare che restino in giro e per evitare di mandarli fuori dall’oratorio, pensando anche per loro una pastorale familiare oratoriana. La loro risposta è stata davvero positiva. Ora stiamo lavorando sulle tre parole di Papa Francesco ‘Scusa – Grazie - Per favore’ e l’attività si concluderà con la festa di Cristo Re: invece del tradizionale pranzo delle famiglie, organizzeremo una caccia al tesoro per il quartiere per tutte le famiglie, ognuna sarà una squadra. Siamo pronti ad organizzarci anche per l’Avvento sperando che la situazione migliori, seguendo le note del COR.
(Daniele, direttore dell’oratorio)
“Peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla” ci ha detto Papa Francesco qualche mese fa. L’oratorio della parrocchia SS. Corpo e Sangue di Cristo ha preso a cuore le parole del Papa in questo momento di difficoltà e ha cercato di riadattarsi ai problemi di questo tempo non scordandosi del suo fine: far incontrare ai bambini Gesù. è verso, l’oratorio è cambiato; i bambini non si incontrano più tutti la domenica mattina ma è stata creata una messa ad hoc per i gruppi delle Cresime, il pomeriggio alle 17. Le attività sono proposte in forma mista, sia in virtuale che in presenza per permettere ai bambini che sono in quarantena di gustare anche a casa la bellezza dello stare insieme. La festa di inizio anno è diventata una caccia al tesoro per le famiglie in giro per il quartiere. Igienizzazione e mascherina sono ormai routine. Alcune cose sono cambiate, ma è vero anche che altre sono rimaste sempre le stesse, come il cerchio finale affidandoci a Maria domina nostra e gridando “Arnaldo Canepa Olé”.
Benedetta, direttrice dell’oratorio
Prendendo coscienza delle criticità del tempo che viviamo, Columella City decide di riaprire le sue attività sabato 24 Ottobre, proprio per dare in questo momento ai bambini e le bambine che già vivono una realtà difficile, un luogo in cui possano sentirsi accolti e divertirsi nel rispetto dell’altro e delle regole che tutti dobbiamo rispettare. Per contenere i numeri, ogni settimana viene aperto un modulo di iscrizione online con un numero massimo prestabilito dei partecipanti. I bambini e le bambine sono divisi in piccoli gruppi, assegnati sempre allo stesso animatore o animatrice, la cui presenza viene richiesta per circa tutto il periodo. Al momento, le attività vertono sulla conoscenza e l’importanza dell’altro, sulla valorizzazione dell’individualità per la creazione del gruppo, come da secondo tempo ordinario. Dopo Cristo Re, affronteremo con atteggiamento di attesa e ascolto il periodo dell’Avvento. Le attività sono appositamente studiate per evitare ogni contatto tra i bambini, ma allo stesso tempo metterli in condizione di esprimersi e ascoltare l’altro. Insieme affrontiamo le nostre paure e impariamo a condividere la gioia di poter stare insieme.
(Chiara, coordinatrice di Columella City)
“La porta dell’oratorio è chiusa, ma quella del cuore è sempre aperta”. È questa la frase che abbiamo sempre ripetuto ai nostri bambini e ragazzi durante il periodo del lockdown. Quando però è arrivato finalmente il momento di riaprire la porta dell’Oratorio, è stata un’emozione indescrivibile. È vero: abbiamo dovuto fare i conti con tutte queste restrizioni e nuove modalità che se da un lato ci hanno messo in difficoltà, d’altro canto ci stanno dando la possibilità di reinventarci e di metterci in gioco. Di grande aiuto in questo periodo sono stati i nostri canali social: ci hanno permesso di raggiungere in breve tempo le famiglie, informandole di ogni iniziativa dell’Oratorio. Una di queste è stata la grande caccia al tesoro allestita per le vie del quartiere un sabato pomeriggio. È stata la prima vera occasione per rincontrare i bambini e i ragazzi della zona. Stiamo continuando ad organizzare giochi e catechesi nel cortile della Parrocchia, programmando ogni attività di settimana in settimana: quest’ultima domenica abbiamo scoperto che cosa significa davvero essere felici nella quotidianità nonostante tutto, come ci insegnano Gesù e i Santi.
(Camilla, animatrice & catechista)
Nonostante i dubbi e le difficoltà che tutti stiamo vivendo abbiamo ritenuto necessario che l’oratorio aprisse per essere, anche se in maniera diversa, un posto sicuro per i bambini. Abbiamo cominciato le nostre attività da meno di un mese, cercando di adattarci anche alle necessità dell’intera comunità, l’oratorio sta cercando di diventare a tutti gli effetti un percorso parallelo al catechismo affrontando le stesse tematiche ma con uno stile diverso. Abbiamo iniziato quindi il nostro oratorio con attività semplici, di conoscenza dei bambini e di Gesù. Inoltre, abbiamo anche festeggiato insieme la festa di Ognissanti celebrando la messa vestiti ognuno come il proprio santo. Parallelamente sono ripresi anche i percorsi per i più grandi: post cresima, corso allievi e gruppo giovani. Da una settimana è anche partita una nuova rubrica, per pregare insieme alle famiglie che purtroppo non possono essere presenti causa quarantena e sentirci in qualche modo vicini.
(Carlotta, direttrice dell’oratorio)
Non sarà il covid19 a fermarci. Continuano le nostre attività in tutta sicurezza, insegniamo ai nostri bambini e ragazzi a mantenere le giuste disposizioni, sempre col sorriso e senza alcun timore. Ogni giorno è la dimostrazione che anche se non si può giocare in completa libertà ci si diverte lo stesso! L’obiettivo è dare un segno di speranza a noi stessi e agli altri.
Prima di iniziare la giornata ci raccogliamo per pregare insieme ed affidarci alla Madonna, come da sempre facciamo ma d’altronde in periodo come questo non si potrebbe fare altrimenti. Creatività è la nostra parola d’ordine per giocare insieme e fare gruppo, rispettando le esigenze di tutti, nessuno viene lasciato indietro. Quanta gioia ci dà lo stare uniti e vedere che ogni domenica si aggregano a noi persone nuove! Il lavoro dei nostri animatori, l’impegno e la fatica sono ricompensati quando vediamo i nostri bambini ridere spensierati in allegria. Ci auguriamo di poter continuare la nostra attività educativa frutto di amore fraterno.
(Maria Anna, animatrice)
Durante i mesi del lockdown abbiamo imparato quanto sia importante essere presenti e quanto questo conti soprattutto per i nostri bambini e ragazzi. Tornare quest’anno a vivere queste relazioni in presenza, impegnandoci per trovare il modo di riadattare le nostre attività, ci ha dato la possibilità di sperimentare e vivere insieme questa nuova realtà che ci troviamo a fronteggiare. La risposta dei ragazzi è stata più che positiva: sono tornati con piacere a partecipare attivamente in oratorio, per alimentare tutte quelle relazioni che, come loro stessi sembrano sapere bene, li arricchiranno sempre di più.
(Valentina, animatrice dell’oratorio)
Noi dell’oratorio di San Martino abbiamo cercato fin dall'inizio di mantenerci in contatto con i nostri ragazzi e le loro famiglie facendo attività che coinvolgessero tutti. Quando siamo riusciti a rivederci con i ragazzi abbiamo cercato di ripartire subito, prima con il centro estivo e poi con gli appuntamenti domenicali, riorganizzando le attività in base alle situazioni attuali nella stretta osservanza delle norme anti-covid, anche cercando di trasmettere un senso di sicurezza ai genitori. La partecipazione si mantiene buona, sia a livello numerico che a livello di entusiasmo dei ragazzi.
(Irene, direttrice dell’Oratorio)
La parrocchia San Giovanni Battista De La Salle, ha avuto sempre la fortuna di essere frequentata da tanti bambini. In questo periodo però, proprio perché i bambini sono tanti, c'è il rischio di creare assembramenti. Quindi, noi animatori dell'oratorio, in accordo con il parroco, hanno deciso di limitare le attività che si svolgevano generalmente e di concentrare le forze sul catechismo, in questo modo rispondiamo alla chiamata come catechisti e continuiamo a parlare di Gesù ai più piccoli con il metodo dell'oratorio! L'obiettivo di quest'anno è di creare il più possibile un legame forte, utilizzando l'ora del catechismo, sperando che nel prossimo futuro le attività che saranno proposte dall'oratorio vedranno la partecipazione attiva di tutti i bambini della parrocchia. Oltre a fare il catechismo, ci incontriamo il martedì, rispettando tutte le normative, per il consiglio. Le attività da preparare sono meno e questo ci permette di organizzare al meglio gli incontri del catechismo tutti insieme e di dedicarci alla formazione personale e alla preghiera comunitaria.
(Claudia, direttrice dell’oratorio)
Gli animatori dell’Oratorio S. Aurea di Ostia hanno scelto questa preghiera per pregare insieme in occasione della riapertura delle attività. Un messaggio chiaro e affettuoso per tutti i ragazzi e per l’intera comunità dove l’oratorio vuole essere ‘casa accogliente e serena, Chiesa che testimonia e che prega, cortile di amicizia e divertimento, palestra di crescita e di vita”.
(Generoso, animatore dell’oratorio)
Anche l’Oratorio di Santa Felicita e Figli Martiri, parrocchia di Fidene, prova a ripartire con le iniziative lanciando una serie di appuntamenti mensili per bambini e ragazzi. Gli animatori hanno scelto alcuni temi legati alle emozioni che verranno sviluppati con giochi ed attività per crescere insieme. I temi vanno dalla paura alla gioia, dalla speranza all’amore, dalla pace alla libertà. L’iniziativa è dedicata ai ragazzi fra i 6 e gli 11 anni e consente all’oratorio di proseguire, seppur con tutte le attenzioni del caso, le iniziative oratoriane anche in questo anno complesso. L’ultimo incontro, quello di maggio, sarà dedicato alla preparazione delle attività estive che gli animatori hanno la speranza di realizzare come già negli anni scorsi con allegria ed entusiasmo.
(Ilaria, direttrice dell’oratorio)
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Cambia l'aria: arriva l'oratorio!
Durante la nostra esperienza di oratorio estivo è emerso come i bambini avessero una grande sete di relazione. La voglia di socializzare, di tornare a vedersi era così forte da accettare ogni regola imposta, tanto che le attività sono andate tutte a buon fine. I canti anche sotto la mascherina sono stata la più grande preghiera, la più grande gioia. Non tanto l'ascolto è stato importante per i bambini, considerato il tempo del lockdown passato, quanto invece sentirsi un coro unico, un corpo solo, nel pregare cantando! È stato così per tutti, anche animatori e catechisti uniti a cantare: incrociando le voci, sovrapponendole, mescolandole, facendole abbracciare.
Roberta, mamma e animatrice
La sfida di quest'anno ha fatto scoprire nell’oratorio estivo il valore del piccolo gruppo che ha messo al centro la relazione interpersonale, con la valorizzazione anche di figure adulte. Vogliamo sottolineare gli aspetti positivi di questa esperienza: una cura maggiore dei ragazzi di terza media (spesso fagocitati esclusivamente nel ruolo di animatori); la valorizzazione dei laboratori a fronte dei giochi sportivi e del gioco libero, privilegiati negli scorsi anni.
Don Salvatore Alletto, viceparroco
Alcune attività sono risultate più difficili (ad esempio i giochi, perché le sfide tra i gruppi hanno penalizzato i piccoli e perché era impossibile il gioco libero). Bene i laboratori manuali, i cineforum, le riprese video del laboratorio teatrale, la realizzazione di videoclip musicali a tema, per i più grandi.
Gli animatori dell’oratorio
Con il nostro oratorio ha funzionato l'ottimo rapporto che siamo riusciti a creare con le famiglie dei bambini che si sono subito rese disponibili per attività e incontri a distanza. Siamo riusciti a trasmettere qualcosa di bello ai bambini anche in maniera indiretta. Le proposte per il prossimo anno sono di continuare a mantenere attività e rapporti online per abituare anche le famiglie e i più piccoli alle molte funzionalità del PC, non per diminuire i rapporti ma per riuscire ad arrivare a tutti.
Lorenzo, animatore e direttore dell’oratorio
Per quel che riguarda il periodo di lockdown ci si è concentrati molto sull'adattare le attività già in programma e magari di meno sulla relazione con i bambini. Tramite video non c'era spesso un feedback, infatti le attività più riuscite erano le attività pratiche con la realizzazione di lavoretti, che però hanno riscontrato successo iniziale per poi andare a diminuire. Invece per quel che riguarda l'ORES nonostante le restrizioni e il numero limitato di bambini le attività hanno funzionato. Non è stato facile, però abbiamo ricevuto un gran riscontro da parte dei bambini e delle famiglie.
Carlotta, animatrice e direttrice dell’oratorio
Dal punto di vista della relazione educativa secondo me la cosa grande che è mancata è stata la relazione che prima del lockdown avevamo con le famiglie gli animatori. Le attività meglio riuscite sono proprio quelle dove era prevista una sorta di relazione. Serve farsi vicini a loro... a volte mi sembra che ci si focalizzi troppo sul trovare un'attività che attiri, quando poi funzionano benissimo le più semplici che però richiedono uno scambio tra loro e con noi.
Claudia, animatrice e direttrice dell’oratorio
Pur essendoci dubbi all’inizio se lanciare o meno attività durante il lockdown, l’oratorio poi si è mostrato il vero avamposto per le proposte alla comunità anche per la sua capacità creativa nei confronti della parrocchia e del territorio. Questo periodo ha dimostrato la possibilità di lavorare a distanza, che abbiamo imparato a realizzare attraverso le piattaforme digitali. Interessante e da ripetere l’esperienza dei sussidi di preghiera realizzati appositamente dagli animatori più grandi insieme ai sacerdoti per momenti di riflessione in famiglia che potrebbero diventare una nuova sfida per l’anno che ci aspetta e in generale in futuro. Mai come quest’anno sarà necessario stringere un patto educativo con le famiglie perché il contesto è sicuramente complesso. Questo potrebbe essere realizzato anche con le scuole del territorio.
Fabrizio, animatore e formatore
L’esperienza delle settimane di Oratorio estivo in questa struttura del COR posta al di fuori di un contesto parrocchiale ha mostrato tutta la sua positività nonostante la complessa situazione sanitaria. Buona la risposta delle famiglie della zona che hanno gradito questo spazio di accoglienza. Fra le attività che sono state accolte positivamente dai ragazzi vi sono state il disegno collettivo, i giochi ad acqua a stand a rotazione, l’animazione finale con Radio Ores e le dediche musicali, l’album delle figurine per incentivare la presenza costante, la realizzazione dello spettacolo finale con la partecipazione delle famiglie e la storia raccontata attraverso le esibizioni dei vari gruppi. Un’esperienza positiva sia per i bambini che per gli animatori in gran parte adolescenti di vari oratori romani che sono stati coinvolti nel progetto.
Chiara, coordinatrice
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